joeypottertaylorkinney: (Default)
[personal profile] joeypottertaylorkinney
Titolo: Growing Up
Fandom: RPF- Calcio
Personaggi: Mario Balotelli/Davide Santon; apparizioni random di Stephan El Shaarawy e Mattia De Sciglio (se volete shipparli fate pure, non sarò io a dirvi di no)
Rating: PG
Avvertimenti: poco slash (l'avvertimento è il "poco", ovviamente), tanta roba sadness e tanto awwwnamento sulla polpettaggine di baby!Santon. Ah, c'è un capslock libero, ma quello è Dade che non sa scrivere normalmente.
Note: 1) DADE HA AVUTO UNA FIGLIA OMMMIODDDIO IL MIO BAMBINO È PADRE!!!! No, insomma. Ho passato parecchi giorni strillando ciò e penso che non mi riprenderò mai né accetterò l'accaduto. Non solo perché Davide ha la mia età. (Joey si sente vecchia e a disagio)
Comunque. Sienna è una polpetta bellissima e awwwn e io morirò d'amore always su questa foto: ciao, cliccami ti farò morire d'amore.
2) Nata grazie al plot spezzacuore di Pixie. O almeno, era di Pixie, giusto? Vabbè, tanto la colpa in generale è delle ragazze, quindi se è delle ragazze è almeno per un 70% sicuramente di Pix *bacia nasino*.
3) E non lo so, mi sono sentita molto male a scrivere questa cosa. Penso di averci un po' pianto in due o tre punti, ma forse la colpa è della mia sindrome premestruale, perché Nana l'ha letta e ha detto "awwwn". Come prima cosa. "Awwwn". Io sono un pianto e lei "awwwn".
Sappiate che quelli sono i miei bambini che ormai non sono più bambini e queste cose come il crescere andrebbero proibite dalla costituzione. Ecco.
4) Il titolo vero di questa cosa è "Awwwwn but also sigh".







Sono circa le tre del mattino quando il cellulare di Mario squilla brevemente, annunciando un messaggino; lui sembra non farci caso e continuare a dormire placidamente, e l'unica reazione che ha è quella di girarsi sull'altro fianco borbottando frasi sconnesse e litigando con la coperta troppo piccola.
Sono esattamente le quattro del mattino quando lo stesso cellulare lo centra in piena fronte grazie alla precisione della mira di Stephan, svegliandolo all'improvviso. "Eh?" chiede Mario alzandosi di scatto a sedere e tastando l'aria davanti a sé alla ricerca dell'interruttore della luce.
"Fallo smettere!" lo prega la voce di Mattia nascosto sotto un cuscino, disturbato dalla luce che ha acceso. Per un breve istante Mario si domanda perché mai Mattia gli stia parlando da sotto il cuscino di Stephan, ma poi viene distratto da un nuovo trillo del telefono, che nel trambusto è finito sul pavimento della camera.
"Mario, rispondi" gli intima Stephan con un tono esasperato, coprendosi il volto con il lenzuolo. Lui sbadiglia rumorosamente e si piega a recuperare il cellulare prendendosi tutto il tempo che gli serve per tornare lucido, per niente mosso da pietà nei confronti dei suoi amici.

"È NATA!!!!!!!!!!!!! :) :) :) :) :)" l'sms di Dade ha l'inaspettato potere di svegliarlo del tutto, e in maniera molto brusca. Mario spalanca la bocca in un'espressione di genuina sorpresa e salta giù dal letto solo per non rimanere fermo.
"È successo qualcosa di brutto?" domanda Stephan preoccupato, dimenticando in fretta di essere arrabbiato con lui e con il suo maledetto telefono disturbatore.
Mario gli dedica un breve segno di diniego e continua a leggere i messaggi di Davide - due, tre, cinque, dodici, quanti cavolo sono, Dade?! - e si smarrisce in fretta tra quei "È BELLISSIMA!!!!! MARIO È BELLISSIMA E PICCOLISSIMA!!!" e gli "SIENNA, L'ABBIAMO CHIAMATA SIENNA!!!!" e tutti gli altri "È NATA MARIO È BELLISSIMA E PICCOLA!!! :) :) " che legge esattamente con la voce di Davide, come se li pronunciasse proprio lui, come se fosse lì in quella stanza a dare forma ai punti esclamativi e gli smile con l'entusiasmo e i sorrisi.
"Mario?" lo chiama Mattia, scendendo dal letto per raggiungerlo e scuoterlo. Mario sente di avere sul volto un sorriso inceppato a metà.
"È nata" dice solo, e quando alza la testa si sente stordito, e Stephan deve afferrarlo per le braccia e farlo sedere sul letto.
"La bambina di Davide?" intuisce Mattia, ed è una nuova pioggia di giusto entusiasmo, una sequela di "Oh Mario, oh ma che bello, ehi, fai vedere la foto, ci deve essere una foto, fai vedere, ma ci pensi, Davide con una bambina, dai Mario, cercala, dai, dai, dai" che Mario subisce passivamente, perché non sa se vuole farlo, non sa se vuole vedere, non sa bene come sentirsi, con una felicità incastrata in gola, che non scende e non sale e forma un nodo fastidioso, che Mario tenta di mandare via schiarendosi la voce a vuoto, due, tre, quattro volte.

Sienna è bellissima. Piccola e bellissima, esattamente come Davide gli ha scritto. Mario la guarda intenerito e curioso, con un sorriso dolce che gli viene spontaneo e che fa un po' ridacchiare Stephan.
"Com'è carina!" squittisce Mattia accanto a lui, e appoggia il mento sulla sua spalla per vederla meglio.
Sembra così fragile e delicata e piccola - piccola, piccolissima, Mario non credeva che si potesse essere così piccoli - e vorrebbe dire a Davide di stringerla bene, di stare attento e raddrizzarle la testa, che quando mai hanno tenuto in braccio dei bambini così piccoli, loro.
Anche Davide è bellissimo. Con i capelli lunghi che spuntano da sotto il cappellino verde militare e lo sguardo fiero, brillante, felice.
Davide è bellissimo mentre bacia sua figlia, quella cosetta piccolissima e bellissima. Mario le accarezza il faccino rosa col polpastrello, incurante della ditata lasciata sullo schermo del cellulare e "Ciao" le dice, le sussurra piano, perché è piccola e delicata, è fatta per i sussurri, "Ciao, Sienna" e gli occhi gli pizzicano forte, così li chiude.
Davide è bellissimo ma non è più piccolo, non è più un bambino, è diventato grande. Senza di lui.
Chissà quand'è successo, quand'è che è cambiato tutto, quando ha cominciato a diventare qualcosa di serio e adulto, che Mario non sente di poter portare addosso con naturalezza. Chissà perché non se n'è accorto. Chissà se può tornare indietro e riavere la vita di prima.

Ci pensa a sua figlia, Mario ci pensa sempre. Si stupisce di quanta gente sembri dubitarne, di quanti lo attacchino per questo: come potrebbe lui - proprio lui - non pensarci, ignorare, dimenticare?
Pensa che vorrebbe vederla. Si chiede se anche lei sia piccola come Sienna, se abbia anche lei i piedini minuscoli e il visetto adorabile, o se sia passato invece troppo tempo, se sia già tardi.
Vorrebbe vederla ma non lo fa, perché potrebbe essere ma anche non potrebbe essere e sono cose complicate e gli avvocati hanno detto e poi in fondo lui cosa potrebbe darle, lui che sicuramente non farebbe che sbagli, lui che sa bene come sia crescere tra gli sbagli. Però vorrebbe vederla lo stesso, poterla stringere con la stessa sicurezza che dimostrava Davide con sua figlia - sua figlia, Davide ha davvero una figlia - baciarle i capelli e sentirsi capace, sentirsi giusto, bravo, grande.
Vorrebbe vederla, perché vederla vorrebbe dire che le cose sono cambiate davvero anche per lui, non tanto che sono diventate serie e adulte, non è quello che gli interessa, ma che sono andate bene, ecco, quello; vederla vorrebbe dire che anche lui può averla, che anche lui se la può permettere, una vita che sia tranquilla e felice. Ma non lo fa, per una serie infinita di motivi e nessuno dei quali lo faccia sentire meno in colpa.
Ci pensa a sua figlia, Mario ci pensa sempre. E il pensiero gli divora lo stomaco giorno dopo giorno, lentamente.

"Non immaginavo di provare emozioni così forti" gli dice Davide quando lo chiama qualche giorno dopo. Prima gli ha detto anche "Mario sei il solito stronzo, non mi hai nemmeno chiamato! Hanno chiamato tutti, da Pupi a Zlatan, e penso che Mourinho si sia commosso e abbia pianto..." ma Mario ha perso il filo e ha smesso di ascoltare presto, si è morso le labbra e ha chiuso gli occhi, limitandosi ad annuire a caso alla voce di Davide, anche se lui non poteva vederlo.
"Non immaginavo di provare emozioni così forti" gli dice Davide, e Mario si chiede perché l'abbia chiamato.
Davide è in Inghilterra, ha una figlia bellissima e piccola, perfetta, una figlia che "è bravissima", che "dorme e mangia ed è un tesoro", "è adorabile e bellissima" - e lo è, è bellissima, Mario pensa di aver pigolato estasiato su ogni singola foto che Davide gli ha inviato, perché Sienna è davvero bellissima e piccola e diventerà una bambina così bella, con gli occhi chiari di Chloe e il faccino pulito di Davide - Davide ha tutto, Davide non potrebbe desiderare niente di più.
Mario è a Milano, ha una bambina che non ha mai visto e certi giorni gli manca Davide, gli manca così tanto che deve mordersi le labbra e chiudere gli occhi, per non morire di dolore.
'Stronzo' vorrebbe dirgli, e lo farebbe se non fosse Davide.
'Stronzo', vorrebbe dirsi, perché quello è Davide, non ha il diritto di essere invidioso di Davide.
"Stronzo" gli dice Davide 'hai smesso di ascoltarmi' e ride.

"Vorrei fossi qui con me" gli scrive, ma non invia mai quel messaggio.
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